Che ho fatto
Che ho fatto
La vita anch’essa… anch’essa è composta di capitoli, di pagine, di pensieri, di vicende; tuttavia, mentre un libro, durante la stesura, può essere corretto e modificato e riscritto, a un individuo non è concesso di vivere la vita più volte, ma soltanto, qualora ne sia in grado, di apportarvi correzioni e modifiche.
Da Il senso delle parole
Non volentieri parlo di ciò che ho fatto. Dico che ho percorso molte strade, lungo le quali sempre mi sono confrontato a viso aperto con la vita, da cui ho avuto tanto.
Amore, impegno costante, studio, coraggio di mettermi in gioco e non tirarmi indietro, equilibrio, capacità di guardare avanti con fiducia: tutto ciò, insieme a un carattere aperto e socievole, mi ha aiutato a crescere e a camminare, come uomo e come poeta-scrittore.
Lungo il cammino, ho incontrato amici ed estimatori, ma anche individui che mi hanno tagliato le gambe. Di alcuni di essi parlerò più in là, perché adesso desidero parlare di altro.
Alla realtà di oggi, complessa e travagliata, offro disponibilità impegno amore, sempre pronto a muovere un passo verso la costruzione di un ragionamento di un discorso di un dialogo, mai facendo il tifo ottuso per le mie convinzioni: in tal modo, nello scambio e nel sano confronto, ricevendo qualcosa che manca al mio essere uomo e poeta-scrittore.
Le rare volte che mi guardo indietro, con piacere ricordo il giorno in cui mi è stato assegnato il “Premio della Cultura”, riconoscimento di quanto offerto fino a quel momento.
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